Il mondo del cinema nelle parole di Maurizio Gemma. Il Direttore della Film Commission della Regione Campania ha partecipato come prof. d’eccezione a una delle lezioni del laboratorio di produzioni audiovisive curato da Francesco Giordano.

Film Commission incontra gli studenti dell’Orientale [linkabile]

 

Per il “Laboratorio di produzioni audiovisive teatrali e cinematografiche” diretto – per usare un termine caro al cinema –  dal regista Francesco Giordano e avente per palcoscenico – per usarne un altro caro al teatro – l’Università Orientale di Napoli, è intervenuto Maurizio Gemma, Direttore della Film Commission della Regione Campania.

Da un lato un laboratorio che ha messo al centro della discussione tematiche sì cinefile ma con riferimento, anche e soprattutto, all’ambito economico e organizzativo; dall’altro, una fondazione che dal 2005 promuove la Campania come set ideale per la realizzazione di prodotti audiovisivi, dal cinema alle pubblicità passando per le serie tv, prendendo parte attivamente alla filiera dell’industria cinema, in tutte le sue fasi: dalla preparazione del progetto fino alla sua realizzazione, garantendo per giunta contributi di co-produzione. Un confronto dalla grande fecondità conoscitiva che ha permesso ai giovani studenti di assaporare in un paio d’ore cosa vuol dire davvero fare cinema.

“I film – ha dichiarato Maurizio Gemma – hanno una ricaduta importante sul territorio, sia in termini di rientro economico diretto (basti pensare a quanti operatori sosteranno in alberghi, mangeranno in ristoranti e via dicendo), sia per la capacità che ha un prodotto audiovisivo di cambiare pelle al territorio com’è successo ad esempio nel caso di Notting Hill, prima quartiere malfamato e poi quartiere ricercato da tutti coloro che volevano rivivere la carica romantica di quel luogo, con la conseguenza che la valutazione degli immobili è salita di molto”.

Di esempi Maurizio Gemma ne ha fatti moltissimi, dalla serie Capri a Benvenuti al Sud, proprio a dimostrazione del “potere emozionale” che ha il cinema e di come questo potere abbia una valenza economica incredibile per il territorio. Altri esempi hanno riguardato il fenomeno della brandizzazione, di come prodotti inseriti in un film siano stati poi oggetto di una corsa all’acquisto, come il caso – sempre citato da Gemma – del Pinot Nero della California, citato nel film Sideways. A me, invece, torna alla mente come, dopo aver visto Il grande Lebowski non potevo fare altro che ingurgitare whiterussian a ripetizione, forse non proprio un esempio “virtuoso”. “Avendo a che fare con l’ambito della creatività - ha commentato Maurizio Gemma – produrre un film è certamente un grande rischio ma può anche comportare una grande vittoria poiché un film può avere una vita infinita: dalle sale al dvd, dal dvd alle visite guidate al ranch della serie Dallas(per dirne una)”.

Molti e interessanti i temi toccati da Maurizio Gemma: da un excursus della storia della Film Commission agli aneddoti riguardanti gli oltre 400 titoli a cui ha partecipato, passando per un’esemplare spiegazione di come si arrivi a decidere il set di un film, tenendo conto degli incentivi, le autorizzazioni, le agevolazioni concesse dal territorio, e di come questo possa incidere persino sulla narrazione stessa aggiungendo elementi tipici locali come la mozzarella o il limoncello di Benvenuti al Sud o la canzone neomelodica diSong ‘e Napule dei fratelli romani Manetti. A questo proposito è intervenuto anche il prof. Francesco Giordano: “Le film commission partecipano a tutte le fasi della produzione cinematografica, il progetto nasce con loro e insieme a loro, non stravolgono la sceneggiatura, ma cercano, anche attraverso la scelta dei set, di suggerire ai produttori le migliori condizioni per trasmettere le emozioni”. 

Poi, ancora, la differenza tra produttore indipendente e dipendente e le cose da fare per vincere il duello con le altre regioni: “Prima di tutto raccontarsi, dire siamo questo e abbiamo da offrire questo, dunque creare un’immagine ideale della Campania, poi ovviamente semplificare tempi e burocrazia, concedere agevolazioni, limitare le contraddizioni che possono venire dai problemi ambientali (es. spazzatura) e criminosi (es. la mano della criminalità organizzata)”.

“Le caratteristiche del nostro territorio – ha concluso Gemma – ci aiutano molto perché è vero che abbiamo una forte identità, artistica storica e culturale, ma è vero anche che siamo una regione particolare piena di suggestioni, capace di rappresentare qualsiasi luogo, tema o persona”.

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