All'Università Orientale di Napoli per il nuovo “Laboratorio delle produzioni audiovisive teatrali e cinematografiche”.

L’Università che porta il cinema dagli studenti [Linkabile]
 

È partito l’11 marzo a Napoli un nuovo corso universitario per gli amanti di cinema e teatro, si chiama “Laboratorio delle produzioni audiovisive teatrali e cinematografiche” ed è nato da un’idea del regista Francesco Giordano. Quest’attività laboratoriale, messa al bando dall’Università Orientale di Napoli, ha il grande pregio di essere stata pensata per “portare il mondo del lavoro agli studenti”, come ci ha spiegato il professor Francesco Giordano, poiché solitamente l’Università offre agli studenti esclusivamente una preparazione teorica senza dare loro la possibilità di fare un’esperienza concreta.

Uno dei ragazzi del corso, Giovanni, ha sottolineato come proprio questo sia un pregio del laboratorio e che lo contraddistingue rispetto ad altri corsi,  utile ai fini di approfondire e incanalare questa loro passione. Non ci stupisce, quindi, che Giovanni dica “Il corso è molto interessante perché entra in meriti tecnici, spiega cos’è la scena, cos’è l’inquadratura, i vari movimenti di macchina, etc.” e, soprattutto, non ci meraviglia che a parlare ai ragazzi, nell’appuntamento di giovedì 26 marzo, sia stato un professionista dal forte carisma e dall’eccellente curriculum, abituato al rapporto con i giovani, essendo anche prof. dell’Accademia di Belle Arti di Nola, parliamo del regista e direttore di fotografia Pino Sondelli.

L’incontro ha assunto le dinamiche di una lezione innovativa in cui giovani dell’Accademia e gli studenti dell’Orientale sono stati riuniti in un proficuo gemellaggio grazie all’organizzazione impeccabile di Giordano e Sondelli. Giordano ha avuto cura di illustrare quanto fatto nelle precedenti lezioni: “Per organizzare un’azienda di produzione cinematografica, televisiva e teatrale è fondamentale  anche la conoscenza degli aspetti tecnici oltre a quelli gestionali, dunque cosa significa ricercare finanziamenti al Mibact, e tutta una serie di altri supporti finanziari; abbiamo parlato di sponsorizzazioni private, co-produzioni, e via dicendo”. Dunque, molto curato anche l’aspetto economico (nozioni di organizzazione ed economia dello spettacolo e organizzazione dell’azienda di produzione teatrale, cinematografica e televisiva) oltre ovviamente a quello più prettamente artistico con le lezioni sulle varie fasi di pre-produzione  (redazione delle sceneggiature, piani di produzione), produzione (regia, fotografia, luci e musiche) e post-produzione (montaggio ed effetti speciali) e sulle varie figure del mondo dello spettacolo: dal regista, al produttore, passando per lo sceneggiatore e il direttore di fotografia. Non a caso, le ultime due lezioni hanno visto parlare agli studenti proprio una sceneggiatrice, Giuliana Del Pozzo, e un direttore di fotografia illustre quale Pino Sondelli.

La lezione di Pino Sondelli, partita dalla suggestiva domanda “Dov’è la luce?” è stata molto affascinante, non solo per quanto appreso e mostrato anche praticamente dal maestro, con l’allestimento di un piccolo set cinematografico,  l’individuazione di una studentessa inventatasi attrice e un’altra improvvisatasi cameraman, ma anche per quanto trasmesso, quasi come consiglio paterno, dallo stesso Sondelli: “Uno degli aspetti fondamentali di questo mestiere è crederci e non sentirsi mai arrivati. Il mio motto è "guardo l’orizzonte perché è lì che voglio arrivare”. Una frase che, se si riflette sulla natura effimera dell’orizzonte, esistente solo nella distanza, dona il senso dell’impegno artistico, di continuo accrescimento, coraggio e modestia, nonostante i risultati raggiunti.

Va detto, poi, che questo corso, così ben allestito e pensato da Francesco Giordano, è riuscito a far breccia anche in chi di CFU non aveva bisogno, mostrando come il percorso universitario non punti solo al raggiungimento di un punteggio ma debba essere sempre più un periodo di crescita, nell’opportunità offerta ai ragazzi di dare profondità alle proprie passioni anche, anzi forse soprattutto, immettendoli nella realtà concreta di queste.

 

Lo spot che a fine lezione i ragazzi dell’Accademia hanno mostrato agli studenti dell’Orientale cita: “Il cinema non è solo una forma d’arte, in realtà è una nuova forma di vita”. 

 

 

 

 

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