IL WEB: UNICO STRUMENTO CHE PERMETTE DI ESPRIMERSI E FARSI CONOSCERE LIBERAMENTE

Internet , la rete delle reti, ha trasformato il modo di comunicare, i social hanno finalmente dato la libertà di esprimersi liberamente.

Ma pur essendo uno dei mezzi più sicuri e più facilmente controllabili, se ovviamente c’è la volontà di controllare attualmente, è visto con diffidenza dagli operatori di mezzi di comunicazione tradizionali, quali televisione e radio, che avendo selezionato, limitato, impedito per anni tutto quanto non fosse allineato con il loro pensiero, sostengono ancora che il web debba essere imbrigliato in chissà quali regole di governo.

 

Internet, supportato da Facebook, da Twitter, da ogni sorta di portale social ha abbattuto confini insormontabili anche geograficamente

Internet ha permesso interventi chirurgici a distanza, consulti immediat, la visione di capolavori sconosciuti, la conoscenza di film ignoti, la cooperazione tra governi, operazioni bancarie, postali, invio di posta immediata e certificata disponibile 24 ore su 24, acquisti sicuri e possibilità infinita di scelta di articoli con notevole risparmio e con la possibilità di effettuare un acquisto  leggendo le opinioni di chi lo ha già fatto. 

Facebook ha facilitato gli incontri e la ricerca di persone, ci si può informare e leggere le opinioni su film, album musicali, libri, prodotti tecnologici, automobili, documentarsi su qualsiasi tipo di argomento consultando miliardi di siti web gratuiti, studiare ed apprendere anche lezioni universitarie online tramite video- lezioni e altri strumenti didattici.

La conoscenza è un bene di tutta l’umanità e chiunque può pubblicare il proprio sapere gratuitamente.

 

Con Internet vengono abbattute tutte le barriere una volta esistenti sulle telecomunicazioni, grazie ai social network, chat.

Si possono mantenere relazioni vitali soprattutto quando l’autonomia e la mobilità diminuiscono e grazie anche ai social è possibile diminuire il senso di solitudine e isolamento che può insorgere ad una certa età quando effettivamente si vive da soli ed è di compagnia per chi comincia ad avere problemi di insonnia e depressione.

 

L’uso del web in età matura dovrebbe quindi essere incoraggiato da tutti per la sua funzione sociale e la sua grande potenzialità nell’aiutare a risolvere piccoli o grandi problemi legati alla quotidianità. E gli adulti, soprattutto gli insegnanti, così educati, magari con un po’ di apprendimento e gli strumenti giusti che ne facilitino l’uso, devono trasmetterne anche ai giovani il corretto uso, una grossa responsabilità che stentano ad assumersi.

E’ ancor più vitale per i più anziani ai quali può essere consentito di partecipare alla vita sociale, restare informati su ciò che accade nel mondo, nella propria città e quartiere. In questo modo, quello che ha fatto tremare le potenti lobby, tutti possono svolgere un ruolo attivo nelle scelte politiche.

Credo nella libertà di opinione e se ti limitano e non si ha nessuno con cui condividere i propri pensieri, il proprio modello di vita, la propria conoscenza è inutile vivere!

E a chi replica dicendo che la rete è pericolosa, che i social creano dipendenza rispondo che anche in strada, tra amici e parenti, si fanno incontri ancor più pericolosi, qui si può diventare tossicodipendenti o alcolisti, cadere in strani giri di ladruncoli e perversione o diventare terroristi! Anzi si è meno protetti da una tracciabilità in rete.

E’ SEMPRE QUESTIONE DI SCELTE! Scelte che ognuno può fare liberamente e CHI EDUCA HA IL DOVERE DI INFORMARSI E DI INFORMARE SUL CORRETTO USO.

Personalmente, in base alla mia ventennale esperienza e al passaggio dai media tradizionali al web, posso asserire che sono riuscito a risolvere personali situazioni con un solo click, con l’invio di una semplice email, a mettere in contatto tra loro uffici pubblici, Tribunale, Procura, Comune, Regione, che non si sarebbero mai confrontati e parlati, che mi hanno immediatamente risolto problemi irrisolvibili con la prassi tradizionale.  

Solo GRAZIE AL WEB sono riuscito a DARE VOCE A CHI NON NE AVEVA e a suscitare più volte l’interesse dell’opinione pubblica ed anche dei media tradizionali.

 

L’esempio più riuscito lo possiamo vedere nell’ultimo docufilm “Le Stanze Aperte” (www.lestanzeaperte.it). E ultimamente lo sport: intere partite dei tornei intersociali sono state “sparate” in rete e sono diventate una trasmissione televisiva sul web www.vedtv.it

Scuole, associazioni, comunità religiose, compagnie teatrali, cantautori, università, attraverso la mia esperienza televisiva e filmica hanno COMUNICATO per conoscere e farsi conoscere, per sconfiggere l'indifferenza dei media tradizionali.

Ho ammirato Casaleggio non per le scelte politiche, ma perchè aveva capito molto bene, e prima degli altri, la potenza della rete, aveva capito che era l’unico strumento che permette di esprimersi e farsi conoscere liberamente.
Le Tv e i media tradizionali NO !