LA FESTA DEI LAVORATORI

Ma il lavoro dov’è?
Di lavoro ce ne sarebbe tanto, ma nessuno è più disposto a condividere i propri averi e rinunciare ai propri interessi di arricchimento personale a favore di chi continua comunque a lavorare gratis perché non può fermarsi!

E non viviamo in una perenne attesa che qualcosa cambi credendo che tutto torni “normale”, come prima! Ormai i giovani e noi stessi dovremo abituarci ad un’idea di lavoro diversa: non più contratti a lunga scadenza, non più sicurezza pensionistica, non più ferie pagate quando si vuole, non più orari di lavoro fissi, non più giorni festivi stabiliti.

Eppure continuiamo a pagare tasse salate che non servono altro che a ripagare debiti e costi salati di stipendi pubblici e di chi si arricchisce ancora o a rifinanziare banche e progetti sempre uguali dei quali usufruiscono sempre gli stessi!

Noi come associazione siamo andati avanti per lungo tempo nel precariato e ci siamo dovuti adattare ad un lavoro in cui non si smette mai di faticare, senza orari stabiliti, senza contributi e saltuariamente ricompensato a progetto, con la consapevolezza che anche questo, spesso, sarebbe venuto a mancare.
Però abbiamo continuato e mai mollato, anche senza ricevere un compenso e la nostra esperienza ci obbliga ad un dovere morale di comunicare che solo con la “fatica” , con il proprio “sudore della fronte”, “rimboccandosi le maniche” si può risolvere almeno l’esigenza personale di un tetto e di piatto da mangiare.

Trasmettere questo sistema alternativo di lavoro basato sull’associazionismo, sulla cooperazione, sull’impresa sociale, dove tutto si può condividere per vivere in modo decoroso potrebbe formare una società migliore!

V.E.D. Associazione Culturale

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